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CRB Caserta

 MALACHIA  -  San Leucio (Caserta)
Presenta
   

       
Edizione 2004

30 gennaio 2004  ore 21.30

Commento introduttivo:   Giò Vescovi  (Caserta)
Momenti di Blues:  Dario "Big Max" Gaudio  (Caserta)
Dal Blues al Jazz:  Marco Laurenza  (Teano)
Le voci femminili del Blues:  Gaia Fusco  (Napoli)

interverranno:
Michele Santiglia (Capua) & Packy Palma (Caserta) 

  27 FEBBRAIO 2004  ore 21.30

 
Il Blues Urbano e le contaminazioni rock:  Carmine Migliore (Capua)
  il Blues e l'organizzazione ritmica:  Mario Insenga (Blue Stuff, Napoli)
 
L'evoluzione musicale nel Blues:  Luigi Tempera  (Torino), Amedeo
  Zittano (Taranto)
e con l'intervento di Marco Laurenza (Teano)

 
    30/1/2004 

 

 

   


CROSSROAD EXPERIENCE
AL MALACHIA IL PRIMO STAGE DI CULTURA E MUSICA BLUES CON LA "GIO' VESCOVI BLUES BAND".

Una sala gremita ha accolto al Malachia di San Leucio, la prima puntata del "Crossroad Experience", lo stage di cultura e musica blues promosso dalla Giò Vescovi Blues Band, il gruppo casertano che negli ultimi anni si è ritagliato uno spazio di tutto rispetto nel panorama musicale casertano. Ad aprire l' evento l'esecuzione del brano "Sugar Mama Blues" che ha permesso di instaurare tra i presenti, non soltanto giovani, ma anche over 50, un clima cameratesco, che ha accompagnato l' intero evento. A fare gli onori di casa, neanche a dirlo, il leader della Band, Giò Vescovi, che ha introdotto, uno dopo l' altro, i musicisti intervenuti allo stage. Prima di tutto il tarantino Amedeo Zittano, promotore di concerto, con il siciliano Michele Lotta, e con lo stesso Vescovi, del sito web "Spaghetti & Blues", che si propone di diffondere questo genere musicale tra gli artisti di strada. La parola è passata  poi al chitarrista della band Marco Laurenza, che, nel corso della sua performance, ha spiegato le influenze del Jazz sul Blues. Con i musicisti Massimo Gaudio (alla chitarra acustica) e Massimo Pieri (al basso)la platea ha compiuto un viaggio virtuale sul Delta del Mississippi, ripercorrendo la storia del blues rurale di Robert Johnson ed Elmore James, e gettando un ponte figurativo con il blues europeo, attraverso i brani di Big Bill Broonzy, colui, per intenderci, che ha trapiantato il blues nel vecchio continente. A dare un tocco rosa allo stage, Gaia Fusco, una delle voci blues più promettenti della scena partenopea, che si è esibita al fianco di Gabriele Del Vecchio (al piano), Fulvio Sorrentino (alla chitarra) e ad un insospettabile Enzo Caponnetto (alla chitarra), un veterano della musica blues napoletana. Ma Rainey, Bessie Smith, Ida Cox, sono solo alcune delle artiste internazionali cui Gaia Fusco ha inteso dare voce nella serata di venerdi di fronte ad un pubblico sempre più coinvolto che ha accolto con con entusiasmo il concerto session, una session che ha visto i numerosi artisti avvicendarsi sul palco, a volte con interventi incrociati, che hanno ulteriormente arricchito le singole performance. Via libera dunque a brani come "Good Night Mr. Blues" di Giò Vescovi e "You Don't Have To Go", per finire l' immancabile e amatissima dai cultori del genere "Sweet Home Chicago". Visibilmente soddisfatto, è apparso il promotore dell' iniziativa Giò Vescovi: " Il blues ha vinto ancora - ha dichiarato il frontman che per l' occasione ha annunciato altresì una nuova iniziativa che dovrebbe partire nei prossimi mesi - c'è in cantiere un progetto di natura istituzionale che dovrebbe coinvolgre gli studenti delle scuole dell' obbligo, per diffondere ulteriormente la storia e le origini del blues. Un progetto articolato in una serie di eventi che dovrebbe contemplare, accanto ad uno stage e ad un' esibizione musicale, anche un dibattito culturale tra discenti e artisti". Intanto è in programma per il 27 febbraio una seconda serata dedicata allo stage che si terrà, a partire dalle 21.30, nei locali del Malachia e alla quale prenderanno parte tra gli altri il noto musicista Carmine Migliore per parlare di blues urbano e contaminazioni rock; Mario Insenga dei "Blues Stuff" che interverrà su "blues e organizzazione ritmica"; da Torino Luigi Tempera che esplorerà l'evoluzione musicale nel blues. A seguire una nuova session alla quale potrà partecipare anche il pubblico presente in sala.

Daniela Volpecina  IL GIORNALE DI CASERTA  martedì 3 febbraio 2004

27/2/2004

   

 

   


Blues al Malachia

Numerosi i gruppi che hanno preso parte allo stage di cultura e musica blues promosso dalla 'Giò Vescovi Blues Band' nei locali del noto club casertano.
Tante culture diverse per un solo linguaggio, universale, il Blues. Questo lo spirito condiviso dai numerosi gruppi musicali che hanno preso parte allo stage di cultura e musica blues promosso dalla ‘Giò Vescovi Blues Band’ che si è tenuto nei locali del Malachia di San Leucio, il club Arci culturale riservato ai soli soci. Ad aprire i lavori del Crossroad Experience il direttore artistico Gianni Vescovo cha ha dato il benvenuto agli ospiti della serata con alcuni sui celebri brani per poi lasciare il palco al chitarrista Carmine Migliore che si è esibito al fianco di Sandro e Alfredo Parolino, non prima però di aver esplorato, in piena sinergia con il pubblico in sala, il blues urbano e le contaminazioni rock. Superba la performance di Luigi Tempera, approdato in città direttamente da Torino per mettere in contatto le musicalità di questo genere con i viaggi dell’anima, quelli che, beninteso, solo i poeti del blues possono permettersi. Il musicista piemontese è infatti noto ai cultori del genere per le sue collaborazioni con band americane, un sodalizio che per certi versi ha arricchito in modo permanente il suo percorso musicale. Sul palco del Malachia anche Amedeo Zittano e il duo Mario Insenga e Gennaro Porcelli dei Blue Stuff, band partenopea da lungo tempo gemellata con la Giò Vescovi Blues Band, (di cui fanno parte, fermo restando il leader Gianni Vescovo, anche Marco Laurenza alla chitarra, Michele Mantiglia alla batteria e Packy Palma al  basso) che ha inteso dispensare alla platea la sua profonda conoscenza del blues a partire dalle origini sino alla percussioni più moderne. A margine dello stage anche un mini concerto live che ha permesso ai musicisti di esibirsi collegialmente per la gioia degli appassionati. Ad aprire la sessione lo stesso Giò Vescovi con i brani ‘Come dentro un blues che ti scalda il cuore’ e ‘Se lei fosse qui’ sul quale si è inserito anche Insenga alla batteria e Porcelli alla chitarra, seguiti immediatamente da Carmine Migliore e dal duetto Alfredo Parolino-Marco Laurenza, particolarmente apprezzati dal pubblico. Un’occasione unica non solo per il pubblico ma anche per gli stessi artisti che hanno potuto mescolare le loro sonorità in un continuum scandito dal ritmo blues. “Ad un certo punto – ha commentato Giò Vescovi – si è avuta quasi la sensazione di un rito voodoo”. Un momento di forte aggregazione culturale che si ripeterà nel prossimo mese di maggio a Torino in occasione del Festival blues che ospiterà i musicisti casertani nel corso di un analogo stage targato Crossroad.
Daniela Volpecina  -  Il Giornale di Caserta  martedì 2 marzo 2004


 

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